Episode i pt.3 Final Fantasy XIII
"Scusate! Scusatemi, per caso conoscete un uomo di nome Bartholomew Estheim?" Urlò Hope
agli uomini in uniforme blu. Pensava che forse uno di loro potesse essere Rygdea, o almeno
uno dei suoi uomini.
Guardando attentamente, non vi era nemmeno un volto famigliare.
A quanto pare le sue truppe non erano lì.
"So che è stato salvato a Palumpolum, qualcuno sa..." Hope sentì una mano
afferrargli la spalla, si voltò, sorpreso. Quest'uomo, come immaginato,
non era una sua conoscenza, ma sembrava avere delle informazioni.
"Tuo padre è salvo. L'ho visto."
Le gambe di Hope tremarono, facendolo quasi cadere al suolo dal sollievo.
Non si era mai preoccupato così tanto per la sua famiglia. Non ne aveva mai avuto motivo.
Ripensandoci, quando Bodhum era diventata zona limitata,
Hope aveva guardato le news ogni giorno. Non gli era mai capitato
di sperare di ricevere delle notizie su suo padre.
"Sfortunatamente, la cosa più importante al momento è aiutare i rifugiati.Può darsi
che tu debba aspettare un po' prima di poter rivedere tuo padre."
"Oh. No, non c'è problema. Fin che so che è salvo. Grazie."
Ogni persona viva su Cocoon doveva essere tratta in salvo.
Un numero spropositato. Anche solo portarli al riparo
sarebbe stato un enorme lavoro, ma bisognava anche trovar loro cibo e acqua.
Bastava il tempo che aveva trovato per dirgli che suo padre era in salvo.
Lightning gli batté amichevolmente sulla schiena e gli sorrise. Voltandosi, Snow e Sazh
fecero un cenno di incoraggiamento. Anche loro si erano preoccupati per lui.
"Quindi a quanto ammonta il danno riportato su Cocoon?" Lightning si rivolse al soldato.
Il suo volto si fece scuro. A quanto pareva, due terzi ne era uscito indenne. Il che significava
che un terzo non lo era. Città, persone...un terzo era andato perduto.
"Da quello che dicono, la parte che ha subito più danni è quella vicina a Bodhum. Ma
non ci sono state perdite di vite in quell'area. Sai, l'Epurazione. Erano già andati."
Fortuna, o ironia, Hope non lo sapeva. Ma Bodhum era la casa di Lightning e Snow.
Come potevano sentirsi?
"Sai, hai ragione. Dobbiamo solo crearne uno nuovo."
Le parole di Lightning gli tornarono in mente. Magari sapeva già cos'era successo a Bodhum,
dopo aver visto il guscio di Cocoon. Magari, a modo suo, l'aveva già fronteggiato.
"Um...inoltre arriverà presto un aeronave. Una con i rifugiati." Disse il soldato a bassa voce.
"Magari volete andare via per un po'. Le persone potrebbero pensare che, sapete..."
"Siamo nemici di Cocoon."
L'avevano quasi dimenticato. La gente di Cocoon non sapeva cos'era realmente successo. Per loro,
erano gli l'Cie di Pulse che avevano distrutto Cocoon. Erano stati loro
ad averli allontanati dal paradiso.
"Certo...se vedessero ora un l'Cie, potrebbero fare solo una cosa."
Si ricordarono di quel giorno a Palumpolum. Ricordarono com'erano stati trattati.
Come nemici.
"Va bene, faremo così. Non vogliamo causare altri problemi ora come ora."
"Scusate per questo. Dovrete solo nascondervi per un po'. Una volta venutosi a sapere
chi era il vero nemico, riusciranno di nuovo a darvi fiducia. Aspettate fino ad allora."
Hope si chiese se fosse davvero così.
Avevano ucciso dei soldati.
L'avevano fatto solo per sopravvivere, ma comunque, avevano ucciso diversi PSICOM.
Quegli uomini e donne dovevano avere delle famiglie.
Non importava, alla fine, qual era la verità.
Li avrebbero visti come nemici. Non voleva dimenticare cos'avevano fatto a lui.
Non sapeva nemmeno se aveva o meno la forza per perdonarli. Ma non sarebbe scappato.
Non poteva fuggire.
Probabilmente non c'era nulla che potesse fare per loro. Cosa poteva fare, ora che non aveva più
i poteri da l'Cie, ora che era un normale essere umano?
Ma non voleva nemmeno tornare com'era prima.
Debole, in fuga dai propri problemi. Ora sapeva cosa voleva dire
aver paura di perdere un membro della propria famiglia. E perderlo.
Il soldato si era già avviato, tornando ai propri compiti.
"Um...c-c'è qualcosa in cui posso aiutare?" Urlò Hope, correndogli dietro.