Episode i pt.6 Final Fantasy XIII
Lightning, vide nella propria mente, un immagine di Fang che le urlava di lasciarle stare,
e non di cercare di salvarle.
Scrollò leggermente le spalle.
Lo sai che non è da noi lasciarvi indietro.
Avevano lottato insieme abbastanza da sapere cosa pensava l'un l'altro,
cosa volevano dire. Era sicura che anche gli altri volevano farle tornare. Ma per dei
semplici umani era troppo riportare in vita degli l'Cie, e se avessero rotto la colonna che
sosteneva Cocoon...
Potevano salvarle senza distruggere il pilastro di cristallo?
O potevano romperlo senza aggravare la distruzione di Cocoon?
In ogni modo, sarebbe stato un lavoro che la tecnologia corrente non poteva permettersi.
Avrebbe dovuto cercarla.
Magari c'era qualcosa che poteva aiutarla, una qualche tecnologia, addormentata
da qualche parte su Gran Pulse. Oppure qualche allusione scritta da qualche parte.
La prima volta che erano venuti qui, avevano cercato un modo per disfarsi del loro marchio
di l'Cie. Ma erano tornati su Cocoon a mani vuote.
C'erano ancora un sacco di posti che non avevano visto, dove non erano stati. Se avesse
cercato lì, magari avrebbe trovato ciò che le serviva. Solo che ora, era pericoloso dato che
non era più un l'Cie.
Gran Pulse pullulava di mostri di ogni genere,
fronteggiarli non sarebbe stata una cosa da poco. Sarebbe stato un lungo viaggio.
In ogni caso, non poteva permettere a Snow di andare con lei.
Il suo lavoro era quello di rendere il più felice possibile Serah.
Lightning guardò la coppia camminare davanti a lei.
Era passato molto tempo da quando aveva considerato la protezione di Serah
come proprio lavoro.
Ricordò i giorni in cui teneva le piccole mani di Serah mentre camminavano qua e là.
Ora era giunto il momento di lasciare quella responsabilità. No, lo era già da tempo.
Snow aveva già preso quel posto.
Solo che non se ne era accorta.
All'inizio, aveva pensato che non fossero altro che parole. Senza però rendersene conto,
le parole di Snow l'avevano incoraggiata, spingendola ad andare avanti
quando sentiva di non farcela. Le sue parole erano vere, riuscivano a smuovere la gente,
a renderle forte.
Snow era l'unico a cui poteva lasciare Serah. Qualcuno di cui fidarsi.
Sarebbero sopravvissuti nella cruda e vasta landa.
Sii felice, Serah.
Sussurrò Lightning, e sorrise.
Un'altra responsabilità finita. Era bello.
E in un certo senso...triste. Ma anche la tristezza aveva delle sfumature di soddisfazione.
Sazh si stava recando con i soldati verso il punto d'atterraggio,
tenendo Dajh al proprio petto. Dajh si voltò verso Lightning e la salutò in modo
esuberante. Un bimbo davvero gentile.
Lo salutò a sua volta e lui sorrise.
Sazh sarebbe stato occupato a curare Dajh. Era la sua responsabilità.
Nulla poteva prendere il posto dei genitori. Lightning lo sapeva, avendoli persi entrambi.
Desiderava che potessero essere felici il più a lungo possibile.
Sazh inoltre sarebbe stato occupato come pilota. Gran Pulse era più grande di quanto
avessero mai potuto immaginare, per vivere qui le aeronavi sarebbero state importanti.
Sarebbero state richieste le abilità di Sazh. Non sarebbe riuscito ad andare con lei per
cercare un modo per liberarle.
Nemmeno Hope. Anche se come l'Cie era stato potente essendo in grado di
evocare Alexander, ora era un ragazzo normale. Anche se per ora c'era del disordine,
non sarebbe sempre stato così. Le scuole avrebbero riaperto, e lui l'avrebbe
frequentata, avrebbe giocato con gli amici...quella era la vita che lo attendeva.
Lei aveva voluto crescere in fretta, per proteggere Serah. Ma desiderava che Hope
potesse godersi ciò che gli rimaneva della propria adolescenza.
Per alleviare il dolore di aver perso sua madre.
Quindi è così, pensò.
L'unica persona che può trovare un modo di salvarle sono io.
Non aveva davvero pensato che una volta salvata Serah, sarebbe stata la fine.
Certo, all'inizio lo aveva pensato eccome. Salvare solo Serah.
Quando era cambiato?
Forse quando da Gran Pulse, aveva guardato verso Cocoon. Quando per la prima
volta aveva visto il proprio mondo dall'esterno. Che il mondo che aveva sempre
pensato fosse così grande, potesse sembrare tanto piccolo da poter stare
nel palmo della sua mano.
In confronto alla vastità del cielo, Cocoon era così piccolo. Ma il suo interno
pullulava di vita, ricco di felicità.
Non avrebbe mai dimenticato la sorpresa e lo stupore che aveva provato quel
giorno. Era stato allora forse, che qualcosa dentro di lei era cambiato.
Salvare Serah, sopravvivere con tutti.
Non solo gli l'Cie che ormai considerava amici, ma tutte le persone di Cocoon.
Aveva iniziato a sognare di un giorno in cui tutti avrebbero potuto vivere assieme.
Quello non era cambiato.
No, non solo le persone di Cocoon. Ma anche persone che magari, come Vanille e Fang,
potevano essere sopravvissute da qualche parte su Gran Pulse fino al giorno d'oggi.
Desiderava proteggere la vita di tutte le persone che vivevano in quel mondo.
Per questo la mia battaglia non è ancora finita...
Sapeva di dover sbrigarsi.
Non ne sapeva il perché. Era un presentimento.
E all'improvviso, stava correndo.
Perché? Cosa mi spinge in questo modo? Cos'è...cos'è questo?